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FAQ
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Quali sono le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in vigore?Le principali leggi di riferimento per gli adempimenti relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro sono: Decreto legislativo n. 81 dell’ 9 Aprile 2008 (D.Lgs. 81/08) definito anche Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Accordi Stato-Regioni del 21 dicembre 2011, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale (G.U.) n. 8 del 11 gennaio 2012 ed entrati in vigore dal 26 gennaio 2012. Accordo Stato-Regioni 22/02/2012 relativo alle abilitazioni per attrezzature di lavoro particolari.
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Quali aziende hanno l’obbligo di adeguarsi alle normative sulla sicurezza?Il Testo Unico sulla sicurezza, D.Lgs. 81/2008, nell’art. 3 prescrive misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività privati o pubblici. La normativa si applica ogniqualvolta vi sia un Datore di Lavoro (DDL) e almeno un lavoratore di qualsiasi tipologia contrattuale, che sia o no pagato. Tutte le aziende devono adempiere agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08: società di capitali; società di persone, snc o sas, con 2 soci di cui uno è datore di lavoro e l’altro è assimilato a lavoratore; ditta individuale con almeno un lavoratore con qualsiasi tipologia contrattuale. Sono escluse le imprese famigliari senza dipendenti, i lavoratori autonomi e le associazioni di volontariato.
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Chi è considerato lavoratore?La definizione di "lavoratore" secondo il T.U. è: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione.. Al lavoratore così definito e' equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, il soggetto beneficiario il tirocinante di tirocini formativi e di orientamento, l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori e/o videoterminali, il volontario, come definito dalla legge 1° agosto 1991, n. 266; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il lavoratore addetto ai lavori socialmente utili. Quindi chi ha anche solo un lavoratore delle tipologie sopra elencate è tenuto ad applicare il T.U. effettuando la valutazione dei rischi, la predisposizione del DVR, la nomina dell'RSPP ecc. In conclusione, solo chi lavora da solo o gli addetti ai servizi domestici e familiari non deve adempiere agli obblighi in materia di sicurezza.
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Sono titolare di un azienda e non ho né dipendenti né collaboratori di alcun genere. Devo frequentare Corsi per la sicurezza sui luoghi di lavoro?NO – Non sussiste l’obbligo. Tuttavia, soprattutto se si tratta di un'attività con presenza di pubblico (per es. negozio) sarebbe fortemente opportuno istituire il Servizio di Prevenzione e Protezione dotandosi delle competenze necessarie per prevenire e affrontare le emergenze e garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. Pertanto i Corsi RSPP/DLSPP – API e APS appaiono consigliati. I corsi diventano inoltre obbligatori se si lavora in collaborazione con altri lavoratori autonomi (per es. in cantieri), poiché si istituisce una “società di fatto”.
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Sono socio di una snc formata da me e da un altro socio, senza dipendenti o collaboratori. Siamo soggetti all’obbligo di frequenza ai Corsi di sicurezza?"Il socio lavoratore è equiparato ad un dipendente quindi sussiste l’obbligo per la frequenza a tutti i corsi previsti per le aziende con almeno un lavoratore oltre al titolare.
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Ho un’impresa a collaborazione famigliare ex art. 230/bis, senza dipendenti. Siamo soggetti all’obbligo di frequenza ai Corsi di sicurezza?"NO – Non sussiste l’obbligo.
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Quali sono i corsi obbligatori in materia di Salute e sicurezza?Se gli incarichi delegabili non sono svolti da figure esterne con incarico formale i Corsi obbligatori sono almeno: RSPP ovvero Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che se attuato dal Datore di Lavoro si definisce oggi DLSPP API ovvero addetto alla Prevenzione Incendi APS ovvero Addetto al Primo Soccorso Formazione dei lavoratori da svolgersi da parte di tutti i lavoratori Preposto da svolgersi da coloro che anche solo di fatto hanno mansioni di coordinamento e/o controllo verso i lavoratori anche senza nomina formale Corsi sulle attrezzature per es. carrelli elevatori, piattaforme, ponteggi, ecc. RLS ovvero Responsabile dei Lavoratori per la sicurezza, se svolto da un lavoratore dell’azienda Altri obblighi formativi sono definiti in base agli effettivi rischi aziendali.
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Chi sono l'RSPP e il DLSPP?L’RSPP - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione - è la persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’art. 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Il DLSPP – è il Datore di Lavoro che si autonomina Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, può farlo in determinate condizioni tipicamente nelle aziende manifatturiere fino a 30 addetti.
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In che cosa consiste l’incarico di RSPP o DLSPP?Il Servizio di Prevenzione e Protezione provvede a: individuare i fattori di rischio; elaborare misure preventive e protettive per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro; proporre programmi di informazione e formazione; fornire specifiche informazioni ai lavoratori sui rischi potenziali e sulle misure di prevenzione da adottare.
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Qual è l’obbligo formativo per il datore di lavoro che vuole ricoprire il ruolo di RSPP?I datori di lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti di RSPP devono frequentare corsi di formazione di 16 ore se l’azienda rientra nel livello di rischio basso, 32 e 48 ore se l’azienda rientra nel livello di rischio medio e alto, rispettivamente (Accordo Stato – Regioni del 21 dicembre 2011). Il livello rischio è individuato in funzione del Settore ATECO di appartenenza dell’azienda. Sono inoltre previsti obblighi di aggiornamento quinquennali (6, 10 e 14 ore in base ai tre livelli di rischio). Clicca qui per verificare a quale categoria di rischio principale appartiene la tua azienda.
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Come faccio a classificare il grado di rischio dell’azienda?Clicca qui per verificare a quale categoria di rischio principale appartiene la tua azienda.
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Quali sono le sanzioni per la mancata formazione del Datore di lavoro/DLSPP?Al datore di lavoro con l’incarico di RSPP che non adempie all’obbligo di formazione per il ruolo che ricopre è inflitta la sanzione di: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 3.071,27 a € 7.862,44. Il mancato aggiornamento prefigura la perdita del requisito.
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L’RLS deve essere sempre presente nelle aziende?Sì, o è una figura interna, eletta e nominata dai lavoratori, oppure per le microimprese è preferibile ricorrere alla figura dell’RLST, in questo caso il Datore di lavoro sarà tenuto, ai sensi dell’art. 48 del D. Lgs. n. 81/2008, a partecipare al Fondo previsto ed a versare un contributo in misura pari a due ore lavorative annue per ogni lavoratore occupato presso l'azienda ovvero l'unità produttiva (art. 52 comma 2 lettera a) e ad attivare la procedura affinché le funzioni di RLS vengano svolte da un rappresentante dei lavoratori territoriale (RLST) come previsto dal comma 8 dell’art 47 del D. Lgs. n. 81/2008. Il ruolo di RLS è incompatibile con quelli di RSPP.
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L’RLS va aggiornato? Se sì ogni quanto e con quante ore di corso?Si, dipende dalla dimensione aziendale: annualmente con un corso da 4 ore per aziende da 15 a 49 lavoratori annualmente con un corso da 8 ore per aziende oltre 49 lavoratori Periodicamente è consigliabile, non obbligatorio, un corso da 4 ore al variare della Normativa, dell’evoluzione del rischio e della presenza di nuovi rischi per aziende da 1 a 14 lavoratori.
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Quanti addetti API e APS sono necessari?Deve essere nominata la “Squadra” di solito composta da non meno di 2 Addetti API e 2 APS anche con doppia funzione (API + APS). Se le unità operative sono più di una è opportuno che presso ciascuna sede operativa sia presente almeno un membro della squadra con incarico API e APS. Il numero degli addetti andrebbe proporzionato al numero dei lavoratori effettivi, comunque in generale non dovrebbe essere mai inferiore al 10% della forza lavoro, con un minimo di 2. Gli addetti antincendio e primo soccorso sono delle persone interne all’azienda che hanno ricevuto l’incarico di intervenire in caso di situazioni di emergenza. Questi addetti (può anche essere in alcuni casi il datore di lavoro stesso) devono essere designati in tutte le aziende e devono obbligatoriamente frequentare specifici corsi di formazione e relativo aggiornamento.
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Classificazione del rischio primo soccorsoGruppo A: centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari, aziende estrattive ed altre attività minerarie, lavori in sotterraneo, aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni; Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell'agricoltura. Gruppo B: aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A. Gruppo C: aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A.
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Sono validi gli attestati rilasciati da qualunque Società di Formazione?NO – L’accordo Stato Regioni Rep. 221 del 21/12/2011 e 223 del 21/12/2011 stabilisce che solo taluni soggetti possano rilasciare i Certificati di competenza validi per le figure che operano nel merito della sicurezza sul luogo di lavoro fra i quali GLI ENTI DI FORMAZIONE SOLO SE ACCREDITATI DALLA REGIONE
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Quando deve avvenire la formazione e l’addestramento dei lavoratori?La formazione e l’addestramento specifico devono avvenire all’inizio del rapporto di lavoro, in occasione del trasferimento o del cambiamento di mansione, quando si introducono nuove attrezzature e tecnologie o sostanze e preparati pericolosi. E comunque deve essere completata entro 60 gg dall’assunzione.
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Quali sono le sanzioni per la mancata formazione o aggiornamento dei lavoratori?Per il datore di lavoro che non adempie all’obbligo di formazione dei lavoratori in relazione alla mansione svolta nell’ambito dell’azienda è prevista la sanzione di arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da € 1.474,21 a € 6.388,23.
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Tabella principali corsi obbligatori in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro dal d.lgs. n. 81/2008 e dagli accordi Stato-Regioni
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Tabella crediti formativi per i corsi di aggiornamento previsti dal d.lgs. n. 81/2008 e dagli accordi Stato-Regioni
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